Secondo dati recentemente pubblicati, in Italia, nell’ambito delle infezioni correlate all’assistenza, oltre il 16% dei pazienti sviluppa infezioni della ferita chirurgica (SSI) [ECDC-PPS report 2011-2012, p.132]. Di queste, che possono comportare lunghi periodi di degenza post operatoria e richiedere cure intensive, oltre che ulteriori interventi chirurgici, circa la metà potrebbe essere prevenuta mediante l’attuazione di buone pratiche cliniche, l’utilizzo di tecnologie mediche innovative e la messa in atto di adeguati meccanismi di controllo.
Assobiomedica in un recente report ha evidenziato come l’obiettivo primario dei teli chirurgici e dei camici è quello di evitare la trasmissione di agenti patogeni dalla cute non sterile verso il campo operatorio sterile e di proteggere il paziente dal rischio di contaminazione e quindi dal rischio di insorgenza di infezioni della ferita chirurgica.